Legami tra virus e inquinamento

Inquinamento e diffusione virale

Secondo uno studio della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), dell’Università di Bari (UniBa) e dell’Università di Bologna (UniBo), ci sarebbe una correlazione tra il numero dei contagiati da Covid-19 e l’inquinamento atmosferico da PM10, che agirebbe da vettore del virus, causando così la diffusione  virulenta dell’epidemia.
Non è una novità che l’inquinamento da Pm10 sia facilitatore delle infezioni, come anche morbillo e polmonite, e così sta facendo con il Coronavirus.

I PM10 sono polveri sottili inquinanti generati da combustione che circolano nell’atmosfera. I virus si attaccano ad esse e vengono trasportati per ore, giorni o settimane per lunghe distanze e possono penetrare tramite naso e bocca, nell’albero respiratorio umano, producendo effetti negativi alla salute. Più esistono queste polveri sottili, più si creano contagi, ecco perché bisognerebbe agire riducendo al minimo le emissioni. Solo in Europa, i decessi legati all’inquinamento da polveri sottili causa annualmente circa 400.000 morti.

Inquinamento e aggressività virale

Più alta e costante nel tempo è l’esposizione alle polveri, più è alta la probabilità che il sistema respiratorio sia predisposto ad una malattia più grave.

Uno studio svolto dall’Università Tor Vergata di Roma, in collaborazione con l’Università di Torino – Collegio Carlo Alberto e l’Università di Oxford ricostruisce la relazione tra i livelli di inquinamento atmosferico e COVID-19.

Sono stati analizzati i dati di decessi e di contagi giornalieri di tutti i comuni e di tutte le province. Le variabili significative sulle cause di contagio e decessi sono rappresentate da tre fattori:

  • misure di lockdown
  • livello dell’inquinamento locale (polveri sottili)
  • tipologie delle strutture produttive locali

Le stime presenti nello studio indicano il doppio della mortalità nelle province più esposte a polveri sottili (Lombardia, 1.200) rispetto a quelle meno esposte (Sardegna, 600).

Buone pratiche per gli ambienti chiusi

Le principali azioni da svolgere per tutelarsi all’interno degli ambienti indoor sono:

  • pulire arredi a pavimenti
  • arieggiare spesso gli ambienti, in orari in cui il traffico è meno intenso (mattina)
  • eseguire una regolare manutenzione degli impianti di riscaldamento e raffreddamento
  • depurare l’aria affidandosi a sistemi sicuri e certificati
  • evitare le normali mascherine non certificate, perché non proteggono dalle polveri sottili
  • limitare il più possibile l’utilizzo di prodotti chimici

La soluzione Gioel

Scopri la nostra soluzione green certificata, che con il solo utilizzo di acqua permette di lavare e purificare l’aria (vedi studio CNR) rimuovendo:

  • particolato, a partire dalle nano polveri (0,3 – 0,4 micron) in maniera pressoché totale;
  • Droplet e micro-droplet (goccioline di saliva) infetti in sospensione nell’aria
  • VOC, le sostanze tossiche presenti negli ambienti indoor. Gioel è l’unico sistema che certifica l’abbattimento di: Formaldeide, Benzene, Metanolo, Acetone, Acetonitrile, Acetaldeide, Xilene, Toluene, NOx, CO2 e fumo di sigaretta;
  • Batteri