Cos’è l’inquinamento indoor

L’inquinamento domestico, anche detto inquinamento indoor, è definito dal Ministero dell’ambiente come

 “la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità”.

 

Contaminanti fisici

  • radon, proveniente dai materiali da costruzione, in atmosfera si disperde rapidamente mentre nei luoghi chiusi può arrivare a concentrazioni elevate
  • campi elettromagnetici (CEM), prodotti da impianti radio-TV e per telefonia mobile, da impianti per il trasporto e la trasformazione dell’energia elettrica o dagli elettrodomestici
  • rumore, responsabile dell’inquinamento acustico.

 

Contaminanti chimici

Provengono da processi di combustione per la cottura dei cibi, il riscaldamento degli ambienti (stufe a legna e caminetti), materiali utilizzati per la costruzione e l’arredamento, prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa, impianti di condizionamento, i prodotti antiparassitari e l’uso di colle, adesivi, solventi etc.

  • monossido di carbonio (CO)
  • biossido di azoto (NO2)
  • biossido di zolfo (SO2)
  • composti organici volatili (COV)
  • formaldeide (CH2O
  • benzene (C6H6
  • idrocarburi aromatici policiclici (IPA)
  • ozono (O3)
  • particolato aerodisperso (PM10, PM2,5)
  • composti presenti nel fumo di tabacco ambientale
  • pesticidi
  • amianto

 

Contaminanti biologici

  • microrganismi, funghi, batteri, virus, parassiti, acari, muffe
  • allergeni indoor, acari della polvere e delle loro feci, residui di pelle, la saliva, la forfora, l’urina degli animali domestici, peli, capelli, etc.

Parte degli inquinanti biologici può comunque provenire anche dall’ambiente esterno, come nel caso dei pollini.

All’unione di tutti questi fattori il risultato non è di certo salubre, la scarsa ventilazione e l’inadeguato o impossibilitato ricambio d’aria fanno il resto, portando a disturbi come la sindrome dell’edificio malato.

L’aria che si respira all’interno di scuole, luoghi di lavoro, residenze, locali ecc., è fino a 7 volte più inquinata dell’aria esterna. 

La maggior parte della popolazione trascorre in tali luoghi confinati fino al 90% del tempo della propria vita, e respira circa 22.000 volte al giorno, inalando in media 15.000 litri d’aria a riposo.

È risaputo che una migliore qualità dell’aria presenta un impatto positivo sulla salute, eppure spesso la trascuriamo.