Inquinamento indoor nelle scuole

Il Coronavirus ha portato alla luce diverse problematiche anche nel mondo della scuola. Ci interroghiamo sui rischi per la salute di studenti, docenti ed in generale tutto il personale scolastico, sull’impatto che avranno le misure adottate e più in generale sulla vivibilità e salubrità delle strutture (non solo in relazione a questo periodo d’emergenza).

Fase emergenziale

La prima preoccupazione è relativa alla fase emergenziale che stiamo vivendo: è necessario uno sforzo collettivo per limitare le possibilità di contagio all’interno delle strutture scolastiche. Da parte nostra siamo felici ed orgogliosi di fornire un grande aiuto con un sistema green, che utilizza unicamente acqua e nessun elemento chimico, la cui efficacia virucida contro i Coronavirus è stata certificata da uno studio dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Riusciamo anche ad intervenire sull’aria rimuovendo le particelle fino a 0,3 micron (vedi studio CNR – Istituto sull’Inquinamento Atmosferico), quindi anche i temibili micro-droplets, ovvero le piccolissime particelle di saliva attraverso le quali il Coronavirus riesce a diffondersi.

L’inquinamento indoor

Il problema dell’inquinamento indoor è presente da diversi anni anche nelle scuole, ma rischia di peggiorare di molto con l’utilizzo intensivo di sanificanti e disinfettanti chimici. Ma che cos’è l’inquinamento indoor e quali problemi genera nelle strutture scolastiche?

Inquinamento indoor nelle scuole

Dal Progetto Ccm Indoor School, finanziato dalla Commissione Europea e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, emerge che i livelli di anidride carbonica, polveri sottili PM2.5, biossido di azoto ed altri inquinanti irritanti superano i valori stabiliti dalle autorità sanitarie in materia di inquinamento indoor.

Nelle scuole si riscontrano umidità, muffa, temperature non adeguate che aggravano le vie respiratorie, scarsa ventilazione e servizi igienici mal funzionanti. Tutti fattori che poi contribuiscono all’assenteismo scolastico e a far insorgere malattie respiratorie come asma e allergie, riducendo così il benessere psico-fisico e il rendimento scolastico degli alunni.

Rischi e problemi per studenti, docenti e personale

È stato dimostrato che gli indicatori dello sviluppo cognitivo segnano fino a un +13% (come attenzione e capacità di memorizzazione) nelle scuole con i più bassi livelli di polveri ultrafini da traffico veicolare, particelle di carbonio e biossido di azoto, rispetto alle scuole con una scarsa qualità dell’aria e presenza di più alte concentrazioni di inquinanti.

In Europa il 31% delle inabilità nei bambini da 0 a 4 anni di età sono attribuibili all’inquinamento dell’aria indoor.

A queste preoccupanti statistiche si aggiunge la ridotta capacità polmonare di ragazzi che crescono in ambienti indoor con un alto tasso di inquinamento, la maggior probabilità di sviluppare asma in età adulta, sindrome da edificio malato e altre problematiche.

Soluzioni

Le raccomandazioni per garantire un’adeguata qualità dell’aria nelle classi elaborate dalla Cattedra UNESCO per l’educazione alla salute e lo sviluppo sostenibile e dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) prevedono:

  • stop al sovraffollamento delle classi
  • importanza dell’igiene personale degli alunni
  • ottimale ventilazione
  • installazione di termostati
  • monitoraggio continuo di Radon e PM10/PM2.5
  • piantumazione di barriere verdi intorno agli edifici scolastici

valutando anche l’opportunità di utilizzare per l’interno piante in grado di assorbire inquinanti e l’uso di purificatori d’aria capaci di eliminare anche i virus, così si può diminuire o addirittura eliminare il problema dell’inquinamento indoor nelle scuole.

Perché scegliere Gioel

  • Flessibilità: disponibili sia soluzioni di acquisto (MEPA) che di noleggio;
  • Interviene sia sull’aria che sulle superfici, utilizzando solo acqua;
  • Studi di enti indipendenti e prestigiosi che certificano risultati di eccellenza (come l’inattivazione dei Coronavirus);
  • Protocollo di utilizzo per le imprese e gli enti: istruzioni dettagliate per affrontare questa difficile fase;
  • Garantisce la gestione corretta sia della fase emergenziale attuale, sia della fase di ordinarietà che speriamo avvenga al più presto: spendere soldi per ausili che useremo poche volte per poi riporli è uno spreco ingiustificato;
  • Può essere utilizzata in presenza di persone e non ha alcun tipo di controindicazione o di emissione nociva o tossica;
  • Soluzione green: a tutela di alunni, insegnanti e personale ausiliario, oltre ai locali e all’ambiente.

Sei un insegnante o un genitore? Ecco come puoi aiutare la tua scuola.

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