Gioel inattiva i Coronavirus
Coronavirus è un termine che è entrato prepotentemente nella vita di tutti noi, portando preoccupazioni e problematiche di non poco conto. Come riportato sul portale Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, i Coronavirus sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS e la SARS.
Anche il virus responsabile della CoViD (HCoV-SARS-2) fa parte dei sette Coronavirus umani conosciuti ad oggi.
La ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia
L’Università di Modena e Reggio Emilia (Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con Interesse Trapiantistico, Oncologico e di Medicina Rigenerativa), ha verificato l’efficacia virucida di Gioel nei confronti dei Coronavirus.
Come specie virale è stato utilizzato un Coronavirus che ha una omologia di struttura estremamente alta con il virus responsabile della CoViD, sia dal punto di vista filogenetico, che molecolare.
Il virus utilizzato ha già avuto un ruolo di rilievo in diversi studi sull’inattivazione dei Coronavirus altamente patogeni SARS-1 e SARS-2. Risulta essere più facilmente manipolabile, ma con omologia talmente alta con il HCoV-SARS-2 che alcuni anticorpi altamente specifici per la proteina superficiale dell’uno bloccano anche quella dell’altro.
Come spiegatoci dai ricercatori, poiché i trattamenti germicidi (in questo caso il sistema Gioel) agiscono con meccanismi non specifici, virus morfologicamente simili rispondono in maniera sovrapponibile all’inattivazione. Il virus utilizzato è quindi un sostituto pienamente accettato dalla comunità scientifica e la sua inattivazione dimostra l’efficacia virucida contro la famiglia dei Coronavirus.
Risultati e conclusioni
ACCIAO | COTONE | |
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Carica virale campione non trattato | 2,25 x 10^4 Log | 1,5 x 10^4 Log |
Carica virale dopo trattamento | Negativo | Negativo |
Il sistema Gioel si è quindi dimostrato efficacie nell’inattivare il Coronavirus umano utilizzato.
Come riportato nella relazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, “(…) due sono gli aspetti particolarmente importanti da sottolineare di questi risultati. L’inattivazione:
- è avvenuta nei confronti di cariche virali sperimentali più elevate rispetto a quelle che si possono naturalmente trovare sulle superfici ambientali;
- si è realizzata in tempi estremamente brevi, 5” circa, cioè il tempo normale di applicazione del sistema su un’area di uguali dimensioni (circa 5cm di lato) durante normali procedure di pulizia.
(…) In conclusione, la possibilità di pulire ed igienizzare tramite un sistema vapore-aspirazione con filtro ad acqua rappresenta quindi una pratica igienica alternativa di basso impatto ambientale che elimina i rischi legati all’utilizzo di prodotti chimici e rende il sistema Gioel G400 estremamente valido.“